CREDITO DI IMPOSTA PUBBLICITA’ 75%

Dal primo al 31.10.2019 sarà possibile inviare la prenotazione del credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari, da confermare nel mese di gennaio 2020 a consuntivo. Il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari, detto anche “bonus pubblicità” è stato introdotto dal 2018 per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali. Si tratta di un credito d’imposta nella misura del 75% (o 90% per le PMI e le Start up) sugli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sullo stesso mezzo d’informazione rispetto all’anno precedente. L’incremento deve essere superiore all’1% (esempio: 10.000 anno X, 10.101 anno X+1). I mezzi d’informazione che rientrano nel bonus sono:

  • radio e TV locali analogiche e digitali;
  • stampa cartacea e online.

È stato chiarito che NON SONO AMMESSE AL CREDITO, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • grafica pubblicitaria su cartelloni fisici;
  • volantini cartacei periodici;
  • pubblicità su cartellonistica;
  • pubblicità su vetture o apparecchiature;
  • pubblicità mediante affissioni e display;
  • pubblicità su schermi di sale cinematografiche;
  • pubblicità tramite social (tipo Facebook)
  • Piattaforma online;
  • banner pubblicitari su portali on-line

Le spese sono ammissibili al netto degli oneri accessori, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario. A proposito dei costi di intermediazione, è utile ricordare che se la fattura è emessa dall’intermediario e non dall’impresa editoriale, è necessario che nel corpo della fattura sia distinto il compenso dell’intermediario dalle spese per la pubblicità (poiché solo queste ultime sono agevolate).

Altro chiarimento importante riguarda il tema dell’incremento in caso di investimento pari a zero nell’anno precedente e il caso in cui il soggetto sia nel primo anno di attività.

È possibile fruire del bonus incrementale solo se vi sia un incremento di spesa sullo stesso mezzo di informazione rispetto all’anno precedente. Questo significa che se è effettuato un investimento sul mezzo radio l’anno X-1 e sul mezzo stampa l’anno X, il bonus non è ammesso, poiché l’incremento deve riguardare lo stesso mezzo d’informazione (esempio: radio-radio e stampa-stampa), senza che abbia rilievo la medesima stazione radiofonica, che può variare da un anno all’altro o la testata giornalistica, poiché è determinante l’appartenenza alla stessa tipologia di mezzo.

I soggetti interessati, per fruire del credito, devono presentare, nell’ordine:

  • la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, che contiene i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno. Trattasi di una sorta di prenotazione del credito che, per il 2019, deve essere inoltrata dal 1.10 al 31.10.2019. A regime, invece, sarà dal 1.03.X al 31.03.X. Non occorre allegare alcun documento alla comunicazione lo stesso modello, barrando “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”
  • a consuntivo, presumibilmente (salvo proroghe) dal 1.01.2020 al 31.01.2020, dichiarando che gli investimenti indicati nella “prenotazione” sono stati effettivamente realizzati nell’anno.

L’ammontare del credito spettante sarà stabilito da un provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria e dovrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, attraverso il modello F24, da presentare attraverso i canali telematici dell’Agenzia con il codice tributo “6900”. Tale credito, inoltre, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta di maturazione e nelle successive fino alla conclusione dell’utilizzo. Non essendo stato espressamente disposto il contrario, il bonus concorre alla formazione della base imponibile Ires, Irpef e Irap.

Massima libertà, infine, per i mezzi di pagamento utilizzati per gli investimenti pubblicitari: contanti, bonifici, assegni, “cambio merci” e compensazioni. È possibile rinunciare alla richiesta barrando la casella “rinuncia” nel modello suddetto, da presentare sempre nel mese di ottobre.

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